"Scusi dottore, questo farmaco lo passano?" Chi può dire di non avere mai rivolto tale domanda al proprio medico di fiducia? Al di là della risposta che si ottiene, a volte non è facile capire il perché il costo di un farmaco sia a carico dello Stato o del cittadino o, in alcuni casi, venga chiesta a quest'ultimo una compartecipazione alla spesa (ticket).

La presente guida vuole fornire al cittadino le spiegazioni necessarie per comprendere il funzionamento del sistema di "rimborsabilità" del farmaco al fine di diffondere nel cittadino la piena consapevolezza delle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale gli riconosce.

Alcune brevi premesse, peraltro, aiuteranno il cittadino a comprendere meglio le logiche etiche ed economiche che sono alla base delle scelte di assistenza farmaceutica.

Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) istituito nel 1978, si basa sul concetto di "universalità della prestazione sanitaria" con l'obiettivo di coprire la totalità delle esigenze di salute della popolazione.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrato un notevole incremento della spesa sanitaria causato da alcuni fattori tra i quali:

  • invecchiamento della popolazione
  • aumento del benessere sociale
  • progressi nel campo medico-scientifico

Lo Stato è dunque impegnato nell'adozione di meccanismi per razionalizzare le risorse, moderare gli sprechi e prevedere delle forme di compartecipazione alle spese sanitarie da parte dei cittadini anche a seconda del proprio reddito.

In tale contesto è costantemente monitorata anche la spesa farmaceutica che, negli ultimi anni, ha registrato un sensibile incremento.

Tra le politiche messe in atto per il contenimento della spesa farmaceutica vi sono: 

  • l'introduzione di forme di compartecipazione alla spesa da parte del cittadino (es. ticket per ricetta);
  • lo "slittamento" (delisting) di un farmaco dalla fascia a carico dello Stato a quella a carico del cittadino;
  • la promozione dei cosiddetti "farmaci equivalenti" che, a parità di capacità terapeutica, hanno un costo minore.